I giochi di aula in certi casi possono essere utili per rinforzare quanto fatto durante la lezione attraverso alcune esperienze concrete. Questo è vero soprattutto se non se ne abusa e se sono brevi come quelli che vi descrivo qui. Questi tre li ho utilizzati tutti e forse l’ultimo è quello meno d’impatto e più cervellotico tant’è che è finito in aula soltanto un paio di volte.
Disegnare alla cieca
Tempo necessario: da 10 a 15 minuti
Numero di partecipanti: 2 o più persone
Cose necessarie: Un’immagine che dovrà essere descritta (quindi non eccessivamente complessa), una penna e una carta
Obiettivo: Questa attività si focalizza sull’interpretazione e sulla comunicazione. Una volta che il disegno è finito, è sempre interessante (e divertente) vedere come il disegnatore ha interpretato la descrizione del partner.
L’attività:
- Dividi i partecipanti in gruppi di due.
- Fai sedere le coppie dandosi le spalle. Chi disegna non deve vedere l’immagine che è descritta e chi descrive non deve vedere cosa disegna l’altro.
- Dare a una persona carta e penna e l’altra persona l’immagine.
- La persona con l’immagine descrive l’immagine al suo compagno di squadra senza effettivamente dire di cosa si tratta, ad esempio:
- Non si deve dire: “Disegna una mela con un verme” e neppure: “È una cosa che mangiata una volta al giorno leva il medico di torno con dentro un essere vivente che vive li e che a noi fa scifo l’idea di poter mangiare”
- “Nel centro del foglio disegna due parentesi tonde abbastanza grandi dove le parti sopra sono distanti e quelle in basso vicine… unisci le punte delle parentesi con dei 3, uno dritto e uno rovesciato…” o cose del genere
- La persona con la penna e la carta disegna in base alla descrizione verbale.
- Impostare un limite di tempo per 10 – 15 minuti.
Alcuni disegni, non in ordine di difficoltà, utilizzabili: Mela con verme, Aereo di carta, Albero, Barca a vela, Cavalluccio marino, Montagna
ATTENZIONE: Questa attività non è mia, non l’ho inventata io. L’ho raccolta nel corso degli anni. Non ricordo dove le ho trovate, in libri o sul web; mi spiace.